Nessun prodotto nel carrello.
Lenticchie di Villalba 500gr
Esaurito
La coltivazione di questo legume nel territorio di Villalba risale agli inizi del XIX secolo; il periodo di massima espansione della coltura fu tra il 1930 e gli anni sessanta, periodo durante il quale resse l’economia di Villalba, essendo commercializzata anche all’estero (per esempio in Francia, U.S.A. e Canada). Successivamente la produzione si ridusse drasticamente a causa del forte peso della manodopera richiesta dalla coltura. La produzione è ripresa a partire dal 1998, con l’assistenza tecnica del “Consorzio regionale di ricerca Gian Pietro Ballatore” e dell'”Assessorato agricoltura e foreste della Regione Siciliana e la lenticchia di Villalba
- Prodotto agroalimentare tradizionale riconosciuto dalla regione Sicilia e dal Ministero delle Politiche Agricole
- Lavorate artigianalmente a mano
- Coltivate e confezionate a Villalba, Sicilia
- Lenticchie a seme grande
- Elevato contenuto proteico e di ferro
- Basso tenore di fosforo e potassio
Formato: confezione da 500g
Tecniche di coltivazione
La tecnica di coltivazione della lenticchia di Villalba prevede attualmente:
la preparazione del terreno sin dall’inizio di ottobre con lavori superficiali (10/15 cm di profondità);
la semina, che corre dalla seconda metà di novembre alla fine di gennaio, a seconda del tipo e dell’esposizione del terreno; si esegue contemporaneamente ad una scarsa concimazione di fosforo e potassio;
ripetute sarchiature tra febbraio e fine aprile (la lenticchia è infatti una pianta xerofila, che ama la luce, pertanto necessita di una continua pulizia del terreno da ogni infestante), e, se appare utile, una modesta rincalzatura;
la raccolta, tra giugno e luglio: estirpazione delle piante, in genere effettuata a mano, quando i baccelli tendono ad ingiallire, e loro disposizione in fasci, che vengono lasciati ad essiccare per circa 5-8 giorni sul terreno.
Fino a qualche anno fa la tecnica utilizzata per lo spargimento del seme, era quella a mano o alla volata. In tal modo venivano impiegati, in media, tra 110 e 150 kg di seme per ettaro e la distanza tra le file variava tra 80 e 120 cm, a seconda della giacitura del terreno (maggiore o minore “acclività”, ovvero pendenza) e la sua composizione. Attualmente la semina avviene con una procedura automatizzata e la distanza tra le file è diminuita sino a 65 cm.
La raccolta e la successiva essiccazione è un’operazione risulta particolarmente delicata in quanto deve consentire il seme rimanga di colore verde, caratteristica essenziale della varietà
Peso | 0,500 kg |
---|